L'ITALIA ADOTTA LA PASTICCA 'CALMA BAMBINI' A proposito di RITALIN - AGGIORNAMENTO SUI FARMACI La FDA americana autorizza la somministrazione del Prozac ai bambini oltre i sei anni
d'età? Il Ministero della Salute guidato da Girolamo Sirchia si appresta a fare
altrettanto con il Ritalin. E' ormai pronto per la firma il decreto che autorizza la
commercializzazione in Italia del tanto discusso farmaco prodotto dalla Novartis, il
colosso farmaceutico svizzero nato nel 1997 dalla fusione tra Ciba-Geigy e Sandoz. Per la Commissione unica del farmaco, presieduta da Nello Martini, si tratta solo di
definire alcuni aspetti relativi alla validità della ricetta, che dovrebbe essere
circoscritta a una settimana, dopo di che bisognerà ripresentarsi dal medico per la
nuova prescrizione del Ritalin, inserito nella fascia A, quindi rimborsabile. Tutto ciò
viene considerato una garanzia in più contro l'abuso del farmaco-droga. A ciò si
aggiunge la somministrazione presso centri autorizzati. Basterà per evitare il ripetersi anche da noi del «modello Usa», che ha trasformato
milioni di bambini diagnosticati con sindrome Adhd in 'schiavi del metilfenidato'?
Psichiatri e pediatri fautori del Ritalin — che lavorando in pressing, nel 2000 hanno
indotto il Ministero a chiedere alla Novartis a presentare richiesta per la registrazione
del farmaco e la sua commercializzazione in Italia - ne sono certi. E così alla Novartis,
che spera di conquistare il mercato italiano, dopo quello USA ed europeo. Era stata la Ciba-Geigy, nel 1989, a sospendere la vendita del prodotto nella Penisola
mettendo così a tacere alcune perplessità sulla 'bontà' del medesimo. Adesso -
nonostante il Ritalin si trovi da anni, soprattutto in America, al centro di asprissime
dispute scientifiche e legali - è in vista lo sdoganamento. Insorgono i moltissimi
esperti che denunciano i rischi di quella pillola e l'inconsistenza della diagnosi di Adhd,
il deficit di attenzione e iperattività. Una malattia mentale, sostengono, 'partorita'
negli Usa e il cui accertamento avviene soprattutto mediante test. Sei risposte
affermative sunove bastano per stabilire che un bambino particolarmente vivace è
'colpito' da Adhd. Poco importa che il meccanismo d'azione sull'uomo non sia ancora completamente
noto. Oltreoceano il Ritalin ha fatto boom: negli ultimi anni le vendite sono aumentate
del 600 per cento, battendo di gran lunga Prozac, Viagra e Valium. Non c'è scuola in
cui non venga individuato l'Adhd. E tra i giovani che non riescono più a staccarsene -
la pasticca è un mito. Ma negli States molti sono anche i contrari. L'Adhd nei ragazzi, dicono, è soltanto
bisogno di attenzione da parte degli adulti. Che rispondono narcotizzandoli. La
'malattia mentale' — ha scritto il Detroit News — è solo «una serie di 'sintomi' che
vengono sempre più attaccati dalla scienza onesta per la loro vaghezza e per il
pericolo di giustificare con essi l'abuso degli interventi sul controllo dei
comportamenti». Tutto questo mentre cause legali collettive in Texas, California e
New Jersey hanno portato sul banco degli imputati l'Associazione americana degli
psichiatri e l'Associazione dei portatori di Adhd. L'accusa: aver intascato 900 mila
dollari dalla Ciba-Geigy. In Italia il via libera al Ritalin è previsto entro la primavera. E prima dell'estate sarà a
disposizione dei giovani 'malati'. 'SUO FIGLIO È VIVACE?' FARMACO IN AGGUATO In queste settimane i genitori di cinquemila ragazzi italiani compresi tra i 10 e i 14
anni stanno rispondendo a molte domande contenute in un questionario. Per esempio:
contro gli abusi nella prescrizione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti
suo figlio litiga con gli altri bambini? interrompe quando gli altri parlano? è incapace di
star fermo? sogna ad occhi aperti? è troppo vivace?è facilmente distratto o incapace di
concentrarsi? E' quel che si dice un'indagine epidemiologica, conosciuta come
«Progetto Prisma», che l'Irccs [Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico]
«Eugenio Medea» di Bosisio Parini, in provincia di Lecco, sta effettuando, in
collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità nelle scuole medie inferiori di sei città
campione: Milano, Lecco, Rimini, Pisa, Roma e Cagliari. Obiettivo? La valutazione dei
problemi comportamentali dei ragazzi. O meglio: «Individuare la tipologia di eventuali
disturbi psicologici e mentali, e stabilire come questi influenzano il comportamento
sociale e scolastico del soggetto», così afferma il dottor Massimo Molteni, responsabile
della ricerca per conto del «Medea», istituto d'avanguardia in materia di disabilità
dell'età evolutiva, 4 poli regionali, 320 posti letto ospedalieri e 1750 extraospedalieri.
Insomma, una «semplice ricerca»? Non proprio. Le domande del test - cui seguiranno
nei prossimi mesi interviste ad personam con genitori e ragazzi - ricalcano quelle che
negli Usa fanno per accertare l'Adhd, da noi noto come deficit di attenzione e
iperattività. L'anticamera del Ritalin, il controverso farmaco — incluso nella tabella
farmacologica che comprende cocaina, anfetamine, oppiacei e barbiturici — che l'Italia
si appresta a reintrodurre sul mercato per curare quella che potremmo definire la
'sindrome di Pierino'. Un tempo erano semplicemente ragazzi con «l'argento vivo
addosso», incapaci di stare fermi e di concentrarsi, difficili da gestire a casa come a
scuola. Adesso, per la psichiatria e la pediatria organicista sono dei malati, il cui
problema nasce da una disfunzione dei neurotrasmettitori. Affetti appunto da Adhd,
una diagnosi impalpabile, che da tempo spacca in due la comunità scientifica. Chi la
condivide spinge per la somministrazione del metilfenidato [più noto come Ritalin,
prodotto dalla svizzera Novartis], chi la considera una pericolosa invenzione osteggia
l'uso del farmaco-droga, che ha già 'colonizzato' sei milioni di bambini americani. Certo, questo eccitante del sistema nervoso, paradossalmente, ha un effetto calmante
sulla sfera emotiva e comportamentale, tranquillizza i ragazzi 'difficili' [rendendoli però
vittime dell'assuefazione e arrivando a provocare depressione, anoressia, disturbi del
sonno]. Ma ancor più tranquillizza genitori, insegnanti e pediatri che risolvono tutto
con un pillola. I fautori della pillola Sulla neutralità dell'indagine in corso nelle sei città italiane gravano molti dubbi. A
cominciare dal fatto che al «Medea» l'Adhd viene preso in seria considerazione, così
come il ricorso al farmaco per curarlo. E sempre all'Istituto lecchese troviamo come
ricercatore lo psicologo ferrarese Gian Marco Marzocchi, fondatore e presidente
dell'Aidai, l'Associazione italiana disturbi di attenzione/iperattività, cui fa capo quella
che potremmo definire la lobby del Ritalin: psicologi, pediatri e psichiatri che invocano
la reintroduzione del farmaco. Molte consulenze, molta pubblicistica e molti convegni.
Il prossimo è in programma a fine gennaio ad Ostuni, organizzato appunto dall'Aidai e
dal «Medea». Tra i relatori figura — come in altre occasioni — il dottor Alessandro
Zuddas, neuropsichiatra infantile del Dipartimento di neuroscienze dell'Università di
Cagliari, il più acceso sostenitore del Ritalin e secondo il quale la sindrome Adhd
colpisce in Italia 4 bambini su 100. Con lui, oltre a Marzocchi e ai ricercatori del
«Medea», ci saranno anche gli esperti dell'Irccs «Stella Maris» di Calambrone, in
provincia di Pisa, altro centro in cui la somministrazione del farmaco trova consensi.
Zuddas e lo «Stella Maris» sono anche i sostenitori della ricerca epidemiologica
avviata dal «Medea» e che non a caso si svolge anche a Cagliari, Pisa e Lecco. Il sospetto che si stia «testando» il mondo giovanile in vista dalla reimmissione sul
mercato del Ritalin non è così infondato. Sospetto che il dottor Molteni respinge, pur
contro gli abusi nella prescrizione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti
ammettendo che dalle risposte a «quelle domande è possibile avvertire il rischio di
Adhd; in ogni caso abbiamo l'autorizzazione e il finanziamento del ministero della
Salute». Ma al ministero, dopo un iniziale «non c'entriamo nulla con il Progetto
Prisma», fanno sapere che è farina dell'Istituto superiore di sanità. Tranne i
finanziamenti. di Achille Scalabrin Il Resto del Carlino - lunedì 13 gennaio 2003 22.23 Nota del Comitato:
Questo articolo potrebbe non essere conforme al nostro Consensus e non rispecchiare quindi appieno la
posizione della Campagna "Giù le Mani dai Bambini": le risultanze scientifiche e sperimentali sulle quali
l'articolista ha presumibilmente basato le proprie tesi non sono infatti tra quelle validate dal nostro
contro gli abusi nella prescrizione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti
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ANDREA CASTIELLO D’ANTONIOPsicologo del Lavoro e Consulente di Management. Psicologo Clinico e Psicoterapeuta. Professore Straordinario t.d. Università Europea di Roma LUCIANA D’AMBROSIO MARRISociologa, è consulente per attività di selezione, formazione manageriale e di sviluppo per aziende, pubbliche amministrazioni e scuole di management. É docente in master universitari sulle pari oppo